domenica 21 aprile 2024

Andrea Scanzi - La congiura dei peggiori (ed. BUR Saggi)

Un libro scritto da un giornalista che non nasconde il proprio pensiero politico. In questo suo lavoro si propone di analizzare e criticare la figura di alcuni personaggi politici di spicco, italiani e internazionali, accusati di populismo, demagogia e incompetenza. Oltre a qualsiasi opinione politica si possa avere, ciò che più mi lascia perplesso è l'"ignoranza esibita" e come questi personaggi, che rappresentano la nostra nazione, lancino prima la bordata e poi si scusino e/o cancellino i post, senza neanche avere il coraggio delle proprie azioni. 

Indipendentemente dalle posizioni personali, il libro di Scanzi ha il merito di porre all'attenzione questioni di grande attualità e di stimolare una riflessione critica sulla deriva della politica contemporanea. Tanto per parafrasare l’autore: “Darwin ci ha sopravvalutato parecchio quando ha parlato della teoria evoluzionistica del genere umano. Cro-Magnon, Homo Sapiens... evidentemente qualcosa è andato storto.”


Frase sottolineata

Lo so, vi sembra impossibile che esista tutta questa gente qua. E che faccia addirittura politica. Tranquilli, però: è tutto vero.

domenica 14 aprile 2024

Bronnie Ware – Vorrei averlo fatto, i cinque rimpianti più grandi (ed. My life trad. Katia Prando)

 

Bronnie Ware, autrice del libro, ha abbandonato un lavoro sicuro in banca per intraprendere un viaggio attraverso l'Australia, scoprendo casualmente la professione di assistente per malati terminali. Questa inaspettata esperienza le ha permesso non solo di crescere personalmente, ma anche di raccogliere i rimpianti dei suoi pazienti, che ha poi condiviso nel suo libro.

Attraverso le pagine di questa opera, Ware offre al lettore preziose lezioni apprese dai suoi incontri con persone in fase terminale:

  • Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei principi e non quella che gli altri si aspettavano da me: troppo spesso ci si piega alle aspettative altrui, sacrificando i propri sogni e desideri. Ware ci invita a vivere una vita autentica, in armonia con i nostri valori e la nostra individualità.

  • Vorrei non aver lavorato così tanto: molti dei pazienti di Ware rimpiangevano di aver dedicato troppo tempo al lavoro, trascurando le relazioni più importanti. Trovare un equilibrio tra lavoro e vita personale diventa quindi cruciale.

  • Vorrei avere avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti: la repressione delle emozioni è un comune rimpianto. Ware ci incoraggia a comunicare apertamente con i nostri cari, evitando così futuri pentimenti.

  • Vorrei essere rimasto in contatto con i miei amici: il risentimento e il rancore possono intaccare la nostra felicità. Imparare a perdonare, sia a se stessi che agli altri, è essenziale per vivere appieno.

  • Vorrei aver permesso a me stessa di essere più felice: troppo spesso ci si perde nel passato o nel futuro, dimenticando di vivere appieno il presente. Ware ci invita a cogliere l'attimo e ad apprezzare le piccole gioie quotidiane.


Attraverso il viaggio di scoperta dei rimpianti, sia dei suoi pazienti che personali, l'autrice si mette in gioco, incoraggiando i lettori a riflettere sulle proprie vite e priorità. Il libro diventa così un invito a prendere in mano il proprio destino e a vivere con consapevolezza ogni momento.


Frasi sottolineate

A volte devi fare qualche passo indietro per prendere la rincorsa prima del grande salto (riferito a lasciare un buon impiego per un’attività più piacevole e gratificante)

Ci sono persone che capiscono le cose attraverso i gesti e le azioni, ma la maggior parte ha bisogno di sentirsele dire.

“… Di sicuro a quest’ora avrai imparato che devi prenderti del tempo anche per te stessa. Trova un punto di equilibrio e ritaglia del tempo per stare regolarmente con gli amici. Fallo per te, più che per loro. Ne abbiamo bisogno”

… e scoprii che essere felici è una scelta quotidiana, una nuova abitudine da integrare nel modo di pensare. … l’atto fisico di sorridere cambia le tue emozioni.

Una parabola buddhista racconta di un uomo che andò da Buddha urlando rabbiosamente contro di lu, mentre questi se ne stava pacifico come nulla fosse. Quando gli fu chiesto come avesse fatto a mantenersi calmo e imperturbabile, Buddha rispose con un’altra domanda: “Se qualcuno ti da un regalo e tu scegli di non accettarlo, a chi appartiene alla fine?”. Ovviamente resta al donatore.

Vorrei averlo fatto. I cinque rimpianti più grandi di chi è alla fine della vita - Bronnie Ware - copertina

domenica 10 marzo 2024

Davide Vecchi - Il caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena (ed. Chiarelettere)

Nel libro d'indagine redatto da Davide Vecchi, reporter per “Il fatto quotidiano”, sul suicidio del capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, avvenuto il 6 marzo 2013; il cadavere di Rossi fu rinvenuto senza vita sotto la finestra del suo ufficio, in circostanze che hanno innescato una serie di interrogativi e incertezze. Vecchi ha condotto un'indagine dettagliata, raccogliendo dati da varie fonti quali atti giudiziari, testimonianze, articoli di giornale e documenti inediti, giungendo alla conclusione di trovarsi di fronte a un "suicidio imperfetto", sottotitolo del libro. L’autore mette in luce una serie di eventi che suscitano riflessioni profonde, come l'accesso tempestivo ai luoghi subito dopo la scoperta del corpo di Rossi, effettuato in modo approssimativo, e approfondimenti non condotti, come quelli sui tabulati telefonici e sulle telecamere di sorveglianza, mettendo in luce le incongruenze e le lacune emerse durante le indagini. Il caso è stato archiviato due volte come suicidio e, nella seconda chiusura del caso, principalmente a causa della mancanza di prove che non furono esaminate all'epoca e ormai non sono più disponibili, distrutte o mai acquisite, anziché per altri motivi.

Il caso David Rossi. Il suicidio imperfetto del manager Monte dei Paschi di Siena

domenica 3 marzo 2024

Giovanni Storti e Franz Rossi - Corro perché mia mamma mi picchia (Ed. Strade blu - Mondadori)

 

Un libro autobiografico in cui Giovanni Storti, celebre comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, condivide con il lettore la sua passione per la corsa, un viaggio intimo e appassionato che intraprende insieme al suo compagno di avventure podistiche, Franz Rossi.

Attraverso le pagine di questo libro, Giovanni dipinge un affresco vivido della sua scoperta tardiva della corsa, un'esperienza che si rivela molto più che un semplice passatempo domenicale. Dalle maratone agli Ultratrail, gare caratterizzate da una durata estrema e ambienti impegnativi, Giovanni ci guida attraverso un mondo fatto di sfide fisiche e mentali.

Con uno stile narrativo ironico e leggero, che gli è proprio, Storti rende ogni racconto un'esperienza piacevole e coinvolgente per il lettore. Durante le sue avventure, la presenza di Aldo aggiunge un tocco di vivacità e spensieratezza, arricchendo ulteriormente il tessuto narrativo.

Tuttavia, nonostante il tono scherzoso, non mancano momenti di profonda riflessione in cui l'autore si interroga sul vero significato della corsa e sul suo impatto non solo sul corpo, ma anche sulla mente e sullo spirito umano.


Frase sottolineata

Il sesso è utile (garantisce il perpetuarsi della specie), il matrimonio è utile (garantisce il perpetuarsi della società). Ma l’amore è fatto di cose inutili: una telefonata senza motivo, un regalo inatteso, la condivisione di un’emozione...

Corro perché mia mamma mi picchia - Franz Rossi,Giovanni Storti - ebook

domenica 25 febbraio 2024

Emilio Salgari - Le meraviglie del 2000 (ed. Nulla Die)

 

Un medico e un giovane, Toby Holker e James Brandok, si ritrovano una sera a casa del primo. Holker, con occhi brillanti, espone loro la sua scoperta: grazie a una pianta dai poteri soporiferi, era possibile bloccare le funzioni vitali a tempo indeterminato, con un antidoto pronto per il risveglio. L'entusiasmo contagia Brandok che, senza esitazione, si lascia coinvolgere nell'avventura proposta: risvegliarsi dopo un secolo, nel nuovo millennio.

Il salto temporale porta i protagonisti in una realtà sorprendente e aliena. Le città si ergono come monumenti al progresso, illuminate da luci artificiali costanti, solcate da veicoli che sfrecciano a velocità impressionanti. La tecnologia ha permeato ogni aspetto della vita quotidiana, trasformando radicalmente la comunicazione, il lavoro e la società stessa.

In un romanzo poco noto, pubblicato nel lontano 1907, l'autore Salgari immagina il mondo del 2000. Le sue visioni, seppur fantascientifiche, riflettono alcune realtà presenti nel nostro tempo: automobili volanti, tunnel sottomarini e città sotterranee. Ma oltre alle meraviglie tecnologiche, Salgari solleva una domanda inquietante che risuona ancora oggi: “Io ora mi domando se aumentando la tensione elettrica, l'umanità intera, in un tempo più o meno lontano, non finirà per impazzire. Ecco un grande problema che dovrebbe preoccupare le menti dei nostri scienziati.”

In questa narrazione di anticipazione, Salgari esprime sia entusiasmo che una sottile critica verso il futuro. I protagonisti del viaggio temporale si trovano così a confrontarsi con una realtà che, se da un lato incanta per le sue innovazioni, dall'altro solleva interrogativi profondi sulla natura umana e sul destino della civiltà.

 

Le meraviglie del 2000 - Emilio Salgari - copertina

domenica 18 febbraio 2024

Arianna Porcelli Safonov – Fottuta campagna (ed. Fazi)

 

Arianna, esausta dalla vita frenetica e alienante della città, decide di abbandonare tutto e trasferirsi in campagna. Con l'entusiasmo tipico di chi inizia una nuova avventura, si getta in questa decisione, quasi con un'anima spericolata. Nei fogli di questo libro di racconti umoristici, narra le sue esperienze nel mondo agreste e tra i suoi abitanti, affrontando le difficoltà pratiche della solitudine, della fatica fisica, dell'isolamento sociale, delle stravaganze dei vicini, delle feste di paese e della carenza di compagni adatti. Il suo iniziale idealismo si scontra bruscamente con la dura realtà, popolata di imprevisti, inconvenienti e disillusioni.

Questo libro è un compagno che regala più di una risata e induce alla riflessione, ideale per coloro che hanno sognato di abbandonare la città per una vita più semplice, pur consapevoli che non si tratti affatto di una passeggiata.


Frasi sottolineate

Sul verde e sul bio, argomenti caldissimi oggi, sui quali tutti hanno qualcosa da dire anche se pochi conoscono la materia fino in fondo (come avviene sempre con gli argomenti caldissimi).

E la morale è la seguente: ricordati che è importante conoscere bene il significato delle parole, delle cose e delle persone che credi di desiderare, soprattutto se vuoi smettere all’istante di volerle.

Se nasci femmina, in qualsiasi parte della terra dovrai essere per sempre bella, depilata, vogliosa, madre pia, moglie fedele, prostituta d'alto borgo ma anche zoccola di periferia, chef, maestra di ripetizioni, segretaria, sarta, ballerina di lap dance, responsabile di amministrazione, direttrice di azienda, con la messa in piega, il reggicalze sotto il grembiule e il tacco di venti centimetri anche al supermercato: una colf col sedere da brasiliana, insomma. Non ce la farò mai.

Esiste infatti una sottile, inconscia pulsione con la quale una giovane donna si convince di essere inabile a risolvere problemi tecnici, che hanno a che fare con piccola manutenzione elettrica o minuscola manovalanza; fin dalla notte dei tempi, la femmina scaltra è riuscita a far assimilare al maschio questa sua apparente incapacità tecnica e a farla passare come un grido d’aiuto ancestrale a venirle in soccorso: una specie di richiesta di dimostrazione di virilità, quando invece si tratta di palese e vergognosa pigrizia, astutamente mascherata da frasi come: «Questa è proprio roba da maschi», o «Aiutami, proprio non ci riesco, pesa troppo». All’interno di simili frasi si nasconde il desiderio atavico di rimediare uno schiavo che risolva i problemi affinché la fanciulla in questione possa finalmente e con dolcezza abbandonarsi ai beatissimi cazzi propri.

La campagna è per gli audaci, tant'è che quando si va in guerra, si dice «la campagna di Russia», «la campagna d'Etiopia», e così via…

A questo punto mi verrebbe da scrivere due righe su cosa farebbero oggi in Italia i partigiani, se potessero tornare in vita e dare un’occhiata di sfuggita al parlamento, ma questo è un umile libretto di racconti umoristici quindi terrò ferma e lontana la penna dalle invettive politiche, anche se, più che di politica, parlerei di igiene civico.

Fottuta campagna - Arianna Porcelli Safonov - copertina

domenica 11 febbraio 2024

Haruki Murakami – 1Q84 Volume 3 (ed Super ET - Einaudi, trad. Giorgio Amitrano)

 

Il finale di 1Q84, dal titolo evocativo "La crisalide d'aria", si delinea in un turbinio di eventi che si avvicina a un culmine emozionante e sorprendente. La tensione narrativa, con una crescita esponenziale, intreccia i destini di Aomame, Tengo e Fukaeri in una trama sempre più intricata: i personaggi, in questo frangente, si trovano a confrontarsi con le proprie paure e fragilità interiori.

Aomame, solita a manifestarsi come una donna forte e autonoma, rivela ora la sua vulnerabilità, tormentata dai fantasmi del passato.

Tengo, invece, è in lotta con se stesso, diviso tra il sentimento per Aomame e il senso di dovere verso Fukaeri, e compie scelte coraggiose che mettono a rischio tutto ciò che ha. Il finale, pur senza offrire risposte definitive, apre le porte all'interpretazione del lettore: la "crisalide d'aria" si schiude, liberando sia i protagonisti che i lettori in un nuovo regno di possibilità.

L'abilità narrativa di Murakami si conferma, con una scrittura limpida e poetica capace di dipingere atmosfere suggestive e di sviscerare con sensibilità la complessità dei sentimenti umani, lasciando confusa la linea tra il reale e l'onirico. L'autore, con la sua maestria consueta, immerge il lettore in un universo di mistero e surrealismo, rendendo la lettura ancora più avvincente e intrigante.

 

Frasi sottolineate

Dopo che ebbe pronunciato quelle parole, Tengo si rese conto che avrebbe fatto meglio a non parlare. Ma quando una cosa è detta, è troppo tardi per ritirarla.

1Q84. Libri 1, 2 e 3 - Haruki Murakami - copertina